IL GIARDINO IMMAGINATO
Dall'idea al progetto
L'immagine di un giardino originario (forse il paradiso terrestre?) pare essere sedimentata nei nostri cromosomi culturali. Altrimenti non si spiegherebbe il tentativo ripetuto nei secoli, nei modi più diversi, di produrre composizioni che sembrano volersi avvicinare quanto più possibile a quell'immagine. Il desiderio di realizzare la bellezza, copiarla o inventarla in tutte le sue possibili declinazioni fa muovere la mano dei progettisti, di professione o per diletto, che usano il paesaggio e la materia vegetale per dare forma e vita a un'idea, a un'aspirazione, forse anche a un sogno impossibile. Dal pensiero al luogo, dal progetto all'attuazione, dai personaggi alle piante, dalla fotografia al racconto, dal disegno al filmato, il mondo del giardino è così ricco di variabili da poter essere anche solo pensato, nel presente o nel futuro, o liberamente rappresentato dall'arte senza mai perdere la sua forza vitale. Un piccolo seme di fiore, la percezione di una forma o di un colore o di un profumo sono già giardino, se la mente è disposta a immaginare.
"...nel giardino sei obbligato a pensare al futuro, di qui a trent'anni, ma non riesci mai a farlo capire..." (Libereso Guglielmi, 1925-2016).