La grande villa a due piani fuori terra, è stata costruita all'inizio del secolo scorso dall'avvocato Antonio Casanova su terreni che facevano parte del contiguo stabilimento articolo avviato dal vivaista Enrico Rovelli nel 1895.
Il fabbricato, disegnato secondo uno stile ancora permeato di elementi eclettici, è scandito da lesene in ordine toscano al piano terreno e in ordine corinzio al primo piano, mentre le aperture sono sovrastate da timpani di gusto neoclassico. L'edificio è ingentilito, nonostante la considerevole mole, dai marcapiani e dal coronamento superiore che accentuano il disegno già di per sé elaborato dei prospetti.
Il giardino, collegato alla villa attraverso la bella scalinata che parte da un avancorpo a falso portico, è molto esteso e ben strutturato secondo lo schema tipico dei giardini pianeggianti del lago, dove l'aspetto panoramico e la conseguente esigenza di vista lasciano il posto a un più attento uso della componente vegetale. Alcuni elementi d'arredo del giardino - statue, mosaici e ciottolati colorati - ricordano, per gusto e materiali, la coeva sistemazione della scalinata del belvedere della villa La Scagliola di Pallanza.
Dal punto di vista botanico si segnalano, tra l’altro, le splendide spalliere di azalee tenute a forma, le quinte di rododendri, alcune piante di camelie antiche, due esemplari di araucaria maschio e femmina di fronte alla villa, una collezione di aceri, una sequoia gigante e una sequoia sempervirens e una imponente Jubea spectabilis.
Giardino privato non visitabile.