A cura dell'Archivio di Stato
L’Archivio di Stato partecipa alla 13a edizione di Editoria e giardini per dare modo al vasto pubblico di entrare nel flusso dei documenti che sono la storia delle comunità e del territorio e che, allo stesso tempo, vanno al di là degli eventi e delle singole storie.
Pietre e giardini: un binomio che caratterizza in maniera peculiare il nostro paesaggio e non sfugge allo sguardo anche del più distratto dei visitatori.
Se la bellezza che oggi ammiriamo dice poco di chi l’ha realizzata, i documenti d’archivio invece raccontano, attraversando i secoli, il percorso fatto per giungere alla definizione del paesaggio urbano e lacuale che conosciamo.
Fotografie, planimetrie dettagliate e finemente colorate, contratti, cause giudiziarie, atti amministrativi e commerciali prodotti nel tempo da enti e privati per le necessità comportate dallo svolgimento della propria attività, testimoniano oggi un aspetto importante della realtà sociale ed economica vissuta da questo territorio.
Sono numerosi i documenti di natura pubblica che testimoniano la presenza delle cave, della loro coltivazione, della realizzazione delle infrastrutture necessarie per il trasporto dei materiali e del duro lavoro svolto da scalpellini e generici picasass per ricavare le “pietre” che hanno abbellito cattedrali, piazze e giardini.
Più rari quelli riguardanti l’utilizzo di quella materia prima che la natura ha fornito in abbondanza e che sovente investono maggiormente la sfera del privato, come la realizzazione dei giardini che abbellirono ulteriormente le lussuose ville sorte nella seconda metà dell’ottocento sulla sponda del Verbano.
La piccola selezione che si presenta è parte di più ampi complessi documentari che offronospunti di lettura e di approfondimento a vari livelli e a seconda degli interessi di ognuno.