Letture dal libro di Pia Pera a cura di Lorenza Zambon
Musica dal vivo con Marco Remondini
“Un giorno di giugno di qualche anno fa un uomo che diceva di amarmi, osservò con tono di rimprovero, che zoppicavo”. Quell’impercettibile segno era spia di qualcosa di serio.
Cosa accade quando a una grande scrittrice, che cura e ama un giardino, un frutteto, un oliveto e un orto e con altrettanta passione un cane, arriva la diagnosi di Sla? Nasce un libro bellissimo. Un diario semplice, che cresce e fiorisce come una pianta, che ramifica e stupisce. Un diario la cui scrittura sembra seguire le stagioni. La scrittrice prende coscienza della malattia, si interroga sul da farsi, decide di sperimentare improbabili terapie, si affida a ciarlatani per poi liberarsene con un gesto ribelle, cavalcando di nuovo l’onda della libertà che la riporta a se stessa. Al suo giardino.
“La leggerezza interiore nasce forse dal sentirmi libera dalla zavorra terribile del futuro, indifferente al cruccio del passato, immersa nell’attimo presente, come prima mai era accaduto, faccio finalmente parte del giardino, di quel mondo fluttuante di trasformazioni continue».
Pia Pera, scrittrice e giardiniera, creatrice del movimento "Orti di pace", è morta il 26 luglio nel giardino della sua casa in Lucchesia. Editoria e Giardini, di cui era stata ospite nell’anno 2008, dedica a lei e al suo ultimo struggente lavoro, un reading a cura dell’attrice e amica Lorenza Zambon.